I produttori Grappa in Italia sono circa 130. Non avendo dati certi provenienti da fonti ufficiali, stimiamo che circa il 63% delle distillerie si trova nel Nord-est. Poi il Nord-ovest con una percentuale decisamente inferiore, pari a circa il 23%. Al Centro-Sud, invece, vi sono poco più del 14% delle aziende. Il maggior numero di distillerie produttrici di Grappa si trova in Veneto dove ne contiamo 45, mentre 38 si trovano in Trentino e 24 nel Piemonte. Sorprende il fatto che in Toscana che ne siano appena 4, come la Sicilia che ne conta soltanto 3. I vitigni generalmente più utilizzati per la produzione della Grappa sono il Moscato, lo Chardonnay, il Cabernet, il Pinot e il Prosecco.
I produttori grappa ottengono la grappa distillando le vinacce. Queste sono ottenute dalla svinatura di vini rossi. In questa maniera le vinacce sono già fermentate, quindi pronte per essere distillate.
Il mercato italiano ha avuto dal 2000 al 2003 una crescita costante dei consumi di Grappa; dal 2004, tuttavia, si è registrato un lento decrescita. Le bottiglie immesse al consumo sono passate dai quasi 36 milioni del 2003 ai 32,5 milioni del 2007. Inoltre, l’Export della Grappa imbottigliata ha ricominciato a crescere, attestandosi su valori superiori a quelli del 2000, pari a 22.417 ettanidri nel 2013.
La grappa fa parte della tradizione italiana, a fine pranzo o cena, specialmente nelle zone del Veneto, è grande usanza berne un bicchierino. Moltissimi produttori grappa producono la loro grappa ancora artigianalmente. Questo nasce da una passione e una dedizione che è stata tramandata negli anni.
Ci sono inoltre le grappe aromatiche fatte con determinate uve rispetto ad altre oppure uve fatte dopo la fermentazione di frutta. In questa maniera la grappa stessa acquisisce aromi e profumi particolari. I nostri produttori grappa italiani sono maestri in questo creando sempre più nuovi sapori e gradazioni.